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Bonifici online, attenzione a questa operazione: ecco cosa accade

di Cinzia Arienzo

Un conto corrente offre una serie di servizi, il più comune dei quali è il bonifico bancario. Inoltre, la retribuzione verrà accreditata sul conto corrente, insieme alle bollette da pagare.

Ma i bonifici sono ancora una delle operazioni bancarie più comuni. Un’operazione semplice e veloce, un’istruzione di pagamento alla banca, un pagamento a un’altra persona. Ad un certo punto è stato recarsi presso la propria banca di riferimento e compilare gli appositi moduli; oggi, grazie ai vari servizi online a disposizione, spesso si può farlo comodamente da casa. Tuttavia, devono essere annotati fattori particolarmente importanti come causa e quantità. Perché ci sono dei limiti, è meglio non eccedere. Per saperne di più, leggi questo articolo.

I controlli del Fisco sul bonifico bancario

Come tutti sappiamo, dopo che una certa somma è stata pagata o ricevuta, scatta la denuncia e c’è il rischio di dover fare i conti con l’ispezione da parte del fisco, anche se si tratta di un’ispezione casuale. Questo perché ogni trasferimento di denaro tramite la banca viene tracciato e la banca deve fornire le informazioni allo stato. Come tutti sappiamo, ogni trasferimento comporta il trasferimento di fondi, pertanto è necessaria una verifica per individuare eventuali irregolarità. Di conseguenza, in molti si sono chiesti quali numeri potessero far scattare una denuncia, rischiando di dover fare i conti con una preoccupante indagine da parte dell’Agenzia delle Entrate.

Attenzione a queste cifre

Si ricorda il regolamento del Dipartimento Informazioni Finanziarie della Banca d’Italia, del 25 agosto 2020. Ciascun istituto di credito, infatti, è tenuto a notificare regolarmente alla UIF le operazioni di importo pari o superiore a 5.000 euro. Tale azione deve essere svolta utilizzando un sistema denominato S.A.R.A., Segnalazione Aggregata Anti riciclaggio. Se una banca o un ufficio postale non adempiono a tale obbligo, l’istituto stesso può incorrere in sanzioni amministrative molto elevate.

Inoltre, ricordiamo che un obbligo di segnalazione non significa che debba essere ispezionato dalle autorità fiscali. A volte potrebbero non rompersi. Anche in presenza di operazioni sospette tali controlli possono essere attivati ​​anche per importi contenuti. È per questo motivo che è sempre opportuno esporre le ragioni in modo chiaro e dettagliato.

Importo che non deve mai essere superato

In considerazione della strategia anti riciclaggio, si segnala che tutte le operazioni finanziarie di importo superiore a 5.000 euro devono essere comunicate all’Unità di Informazione Finanziaria UIF da banche e intermediari finanziari all’Agenzia delle Entrate. Banca d’Italia. Questa notifica automatica non significa che tutti i bonifici superiori a 5.000 euro saranno soggetti a controlli fiscali, in quanto sono tanti. Certo, se si superano i mille euro, o anche i cinquemila, senza motivo, il bonifico non è fuori dall’ordinario, ma può destare ulteriori sospetti.

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