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Pensione anticipata, età e requisiti per richiederla: “attenzione”

di Vincenzo Galletta

La pensione anticipata è uno degli istituti del nostro mondo del lavoro al quale molte persone pensano, una volta stanchi di continuare a lavorare, e non raggiunti i requisiti per la pensione di anzianità. Esistono diverse opzioni per provare ad “agganciare” la pensione anticipata. Tuttavia andare in pensione anticipata significa, praticamente sempre, rinunciare a delle quote di denaro cui si avrebbe diritto completando il ciclo di contribuzione previsto dall’ordinamento.

C’è poi da dire che in un paese come il nostro, nel quale l’età media si sta alzando sensibilmente, e nel quale il turnover in molto campi del lavoro risulta non sempre scorrevole, la copertura delle pensioni diventa tema sempre più scottante per i governi che si susseguono, con frequenti voci di riforma del sistema pensionistico che aggiungono ulteriore incertezza al quadro. Se stai cercando informazioni su età e requisiti per richiedere la pensione anticipata nel 2022, in questo articolo troverai qualcosa che potrebbe esserti utile.

Pensione anticipata 2022: età e requisiti

La pensione anticipata rispetto al solo requisito del ciclo contributivo completo, nel 2022 vede gli stessi requisiti dell’anno precedente. E cioè aver chiuso contributi per 42 anni e 10 mesi se siete uomini, e 41 anni e 10 mesi se invece siete donne. Si possono eliminare i 10 mesi “dispari” se avete iniziato a lavorare prima dei vostri 19 anni versando contributi prima del 31 dicembre 1995.

La vecchia “Quota 100” è stata abolita in favore di “Quota 102”. Una modifica in avanti dei requisiti, che ora consentono di andare in pensione a 64 anni con 38 anni di contributi. Anche Opzione Donna è stata confermata anche per il 2022: è un meccanismo di uscita rivolto alle lavoratrici dipendenti con 58 anni di età e autonome di 59 anni, con almeno 35 di contributi.

L’Ape sociale può essere usata per andare in pensione da chi ha 63 anni di età e ha raggiunto il minimo contributivo variabile. Si tratta di una opzione dedicata a lavoratori invalidi, disoccupati, persone che assistono coniugi o parenti di primo grado con handicap (legge 104) e lavoratori con mansioni gravose che abbiano cumulato almeno 36 anni di contributi.

Pensione anticipata: a cosa fare attenzione

Come abbiamo detto, ognuno dei percorsi per ottenere la pensione anticipata vede come controcanto la possibilità di perdere del denaro. Chi ottiene il pensionamento anticipato in base al solo completamento del ciclo contributivo, deve attendere una finestra di tre mesi prima di ottenere il pagamento della prima pensione.

Chi vai in pensione con quota 102 non ha penalizzazioni sul momento, ma percepisce un assegno inferiore – come tutti gli altri – rispetto a quello che percepirebbe con una pensione ordinaria di vecchiaia. Opzione Donna, da questo punto di vista, è invece una delle pensioni anticipate più penalizzanti. La finestra di attesa del primo assegno è di un anno, e la sua consistenza è decurtata tra il 25 e il 35 per cento rispetto a quella di anzianità. Anche l’Ape sociale vede un assegno leggermente ridotto.

Se siete dei lavoratori più o meno giovani, e state valutando la pensione anticipata, ricordate che è bene prestare attenzione, al massimo dall’età di 50 anni, a delle solide basi economiche alternative e integrative. Ci riferiamo alla possibilità di investire con largo anticipo nella previdenza privata, pensando a delle pensioni integrative o a dei piani di accumulo. Anche lo sfruttamento di un’assicurazione sulla vita con formazione di capitale fino al pensionamento ufficiale può essere utile.

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