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Conto in banca, ecco cosa succede se superi questo limite

di Vincenzo Galletta

Possedere un conto in banca permette ai privati cittadini ed alle imprese di gestire in modo piuttosto diversificato i propri risparmi attraverso vari strumenti. Il conto in banca “moderno” infatti è costellato da una serie di funzionalità che nella maggior parte dei casi non richiedono più l’operato di una filiale, e questo ha permesso di ridurre i costi e di aumentare la duttilità dei servizi. Esistono varie tipologie di conto, quello più diffuso, definito semplicemente conto corrente permette di effettuare versamenti e prelievi, ricevere bonifici (e quindi anche stipendi e pensioni), erogare assegni ed altre forme di fogli informativi come l’estratto conto.

Conto in banca, ecco cosa succede se superi questo limite

Anche se oggi sono molte le banche che di fatto offrono un conto a 0 costi, ogni istituto di credito deve sottostare a diversi parametri piuttosto stringenti, e per motivazioni decisamente facili da immaginare, devono pur “guadagnare” dalle utenze. Se in generale tutti gli strumenti che non fanno ricorso costante al denaro liquido sono oramai “favoriti” dalle autorità come governi e le singole nazioni, esistono dei limiti piuttosto generici ma allo stesso tempo precisi che se superati innescano una serie di controlli.

Ad esempio uno che non tutti conoscono è relativo alla quantità di denaro che è possibile prelevare in uno specifico lasso di tempo, ossia un mese. Se non esistono soglie di importo relativo al denaro che è possibile “conservare” sul conto, un importo totale superiore a 10 mila euro al mese fa scattare i controlli da parte dell’UIF, Unità di Informazione Finanziaria per l’Italia, l’organo adibito all’antiriciclaggio nel nostro paese. Questi controlli servono per l’appunto per comprendere la natura di questi importi prelevati, sopratutto perchè i contanti, in particolar modo in quantità cospicue sono utilizzati proprio per “nascondere” le transazioni illecite.

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