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Bancomat, “non potremo più prelevare”: ecco la novità pazzesca

di Vincenzo Galletta

I concetti più famosi e diffusi legati alle nostre abitudini sono solitamente quelli più “duri” non solo a “morire” ma anche ad essere scalfiti dal progresso e dalle novità. Questo solitamente avviene con successo quando non viene “imposto” in modo diretto ma gradualmente, e tra questi risulta particolarmente evidente il concetto stesso di denaro, che da diversi anni attraversa una vera e propria trasformazione. Se il Bancomat come concetto “esiste”da quasi quarant’anni, il rapporto nei confronti di questo strumento è gradualmente cambiato fino a diventare molto più di un’alternativa al contante, al punto che per molti il termine stesso di Bancomat sta a significare “prelevare” oppure pagare con una carta di pagamento compatibile.

Bancomat, “non potremo più prelevare”: ecco la novità pazzesca

Ma ogni cosa cambia, sopratutto in un contesto così votato al progresso tecnologico come quello attuale. La necessità di contare sempre di meno sui contanti, sopratutto per le transazioni più cospicue hanno reso le transazioni elettroniche praticamente indispensabili, quindi anche il Bancomat è diventato sempre più diffuso come circuito, alternativamente a quello costituito da Visa e Mastercard, tra i più comuni anche nel nostro paese. E’ il prelevare che rappresenta un’azione che nel prossimo futuro sarà sempre meno frequente anche perchè molte banche hanno già provveduto a ridurre il numero degli ATM proprietari, che in tutti i casi non comportano costi di prelievo. Banche come BPM hanno annunciato la pronta dismissione di tutti gli ATM in tutto il paese nel giro dei prossimi anni mentre l’istituto di credito che fa parte del grupo ING già a partire dal 2021 hanno provveduto a dismettere ogni forma di filiale e terminale ATM dal territorio nazionale.

Questo comporta una maggiore difficoltà nel reperire ATM, anche se in tutti i casi le operazioni “basilari”, come il prelievo, risultano ancora effettuabili attraverso gli ATM di altre banche. Resta il “nodo” delle commissioni, che potrebbero aumentare sensibilmente nel prossimo futuro.

Entro la fine dell’anno l’Antitrust si pronuncerà in merito a queste commissioni, oggi determinate da alcuni limiti. Ma nel prossimo futuro queste potrebbero essere “decise” dalle singole banche come richiesto tra l’altro da Bancomat SpA.

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