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Perché puntare su un terreno abbandonato? Potresti diventare ricco

di Vincenzo Galletta

Un mondo ed un contesto così interconnesso e profondamente influenzato dalla globalizzazione evidenziano anche una maggiore influenza delle crisi finanziarie ed economiche, e una realtà così complessa come l’Italia, da anni già alle prese con diverse criticità, deve per forza di cose affrontare problemi che possono dipendere da valutazioni errate ma non solo. Un terreno abbandonato costituisce qualcosa che oramai non fa neanche più tanto notizia, in quanto molte imprese ed aziende decidono, volontariamente o meno, di spostarsi presso altri lidi per affrontare al meglio la propria condizione. Ma un terreno abbandonato è realmente “inutile”, oppure può essere riutilizzato e rivalutato così da portare un nuovo guadagno?

Perché puntare su un terreno abbandonato? Potresti diventare ricco

La risposta è si, tenendo conto diversi fattori, in quanto ogni terreno abbandonato ha un background differente con delle potenzialità estremamente diversificate. Bisogna prima di tutto considerare l’entità e lo stato di abbandono di un terreno che può essere solo non utilizzato e quindi ancora formalmente nelle mani del proprietario oppure completamente dismesso, e quindi effettivamente abbandonato.

Nel primo caso, se si tratta di un reale inutilizzo, il consiglio è di contattare il proprietario per comprendere la situazione e all’occorrenza acquistarlo oppure prenderlo “in affitto” oppure ricorrere all’usufrutto. Nel secondo caso invece molto probabilmente la “gestione” del terreno è ricaduta sul comune di appartenenza, che nella maggior parte dei casi può far utilizzare l’area attraverso una richiesta a chiunque manifesti interesse nel farlo. Se il precedente proprietario non “fa ritorno”, la proprietà passa all’utilizzatore dopo un lasso di tempo minimo di 10 anni, attraverso l’usucapione.

Bisogna poi considerare le potenzialità del terreno, che può essere adibito alla coltivazione o all’allevamento o anche utilizzato in altri ambiti, come quello ludico/sportivo, molto dipende dalla località, se è ad esempio “fuori città” le prime opzioni sono più vantaggiose, anche se è opportuno puntare su prodotti “di nicchia” ed esotici che hanno un mercato in crescita, come l’aloe vera, le bacche di goji, lo zafferano, la lavanda, in bambù e simili oltre all’allevamento di alcuni animali come le lumache o le api da miele.

Se il terreno è accessibile alla città può essere utile concepire l’idea di convertirlo ad un campo da calcetto, tennis o padel.

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