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Busta paga, ecco le categorie che subiranno riduzioni: “assurdo”

di Vincenzo Galletta

Nella busta paga di settembre 2022 e per le successive, diverse categorie di lavoratori e pensionati subiranno riduzioni del cuneo fiscale. La notizia sarebbe positiva perché questo comporta un aumento del denaro che finirà nelle tasche di queste persone. Assurdo però come nonostante questa decisione, la somma che materialmente arriverà sarà decisamente bassa.

A queste riduzioni infatti sono seguite una serie di critiche, in un certo modo condivisibili, sul fatto che l’aumento non basterà di certo a contenere l’inflazione galoppante e non aiuterà consistentemente le famiglie ad affrontare il caro dei costi energetici. Vediamo maggiormente nel dettaglio in questo articolo quali saranno le persone interessate e quante e quali riduzioni arriveranno.

Riduzioni busta paga: ecco cosa succede

Il governo ha deciso di inserire all’interno del decreto legge chiamato “Aiuti Bis” una riduzione del cuneo fiscale di un ulteriore 1.2% fino al prossimo mese di dicembre. La misura va ad aggiungersi ad un primo taglio dello 0.8% attivato nello scorso mese di gennaio, portando la riduzione totale al 2%. Si tratta di una riduzione della percentuale contributiva del proprio stipendio, che sarà quindi detassato per un certo periodo. La riduzione è al lordo delle imposte.

Sono destinatari di questo provvedimento i lavoratori dipendenti con reddito fino al massimo a 35mila euro, e ne godranno dal mese di luglio fino a dicembre, tredicesima inclusa. Stessa soglia per le pensioni (35mila euro) che vedranno l’anticipo al 1° ottobre 2022 della rivalutazione del 2% prevista ordinariamente a gennaio del prossimo anno.

Riduzioni cuneo fiscale: quanti soldi arriveranno?

Anche se nella teoria sembra un cambiamento molto sensibile, e nella pratica sarà una misura che allo stato costerà una importante fetta dei 17 miliardi investiti nel DL Aiuti Bis, ai lavoratori arriveranno somme tutto sommato modeste nelle proprie tasche. Secondo le stime sindacali calcolate con cura e debite attenzioni, chi guadagna meno di 2600 Euro al mese si ritroverà circa 25 Euro netti in più, mentre chi è sotto la soglia dei 1000 Euro avrà circa 12 Euro in più al mese.

Anche per la rivalutazione delle pensioni, purtroppo, il discorso è simile. In questo caso ci si può affidare alle tabelle INPS per una stima. L’incremento previsto per un lordo da 35mila euro, il massimo previsto, sarà di circa 51 euro lordi. Anche in questo caso la somma scende con il diminuire della pensione di pase. Per chi prende circa 1000 Euro, l’aumento sarà intorno ai 20 Euro. Arriveranno invece circa 31.46 Euro alle pensioni da 1573 euro, mentre 41.95 Euro per pensioni mensili da 2097 Euro (25mila annui).

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