I più giovani sono inevitabilmente già cresciuti con l’euro e non possono avere veri e propri ricordi, se non molto confusi della vecchia valuta, la lira, che è invece è ancora molto presente nella memoria degli italiani. L’euro ha per forza di cose faticato ad essere “accettato” sia per una questione di concetto, e poi dal punto di vista delle abitudini, essendo una valuta che ha un aspetto ed un valore molto diverso rispetto alle valute che ha sostituito a partire dal 2002, e tra le monete tendenzialmente più “accettate” fin dal principio spicca l’emissione €0.50.
Trova la moneta da €0.50 del 2002 e guadagni €169.950: FOTO
Sviluppata in una lega di ottone conosciuta come oro nordico anche se non contiene alcuna traccia di oro “vero”, la moneta da 50 centesimi ha una dimensione che evidenzia il divario di valore con le “sorelle” da 10 e 20 centesimi, realizzate con la medesima lega, ed è l’unica moneta comunitaria che ha un contorno smerlato.
Quasi subito le monete di questo tipo sono diventate molto diffuse anche perchè molto comuni, decisamente più utili nella percezione dei tagli più piccoli (come quelli da 1 e 2 centesimi di euro), e anche dal punto di vista collezionistico si tratta di monete ambite, al punto che alcune persone che hanno rinvenuto esemplari considerabili “errori di conio”, hanno messo in vendita queste monete a prezzi molto, molto alti.
E’ il caso della moneta da €0.50 del 2002 realizzata in Italia che rispetto alle tradizionali monete presenta diverse mancanze estetiche infatti non sono presenti le stelle sul lato sinistro dell’emissione e manca il monogramma R della zecca romana, e soprattutto manca la coda del cavallo della statua equestre. Un esemplare è stato messo in vendita per la cifra molto elevata di €169.950 motivando questa valutazione con la rarità.
Ma non necessariamente una moneta rarissima o addirittura unica “giustifica” una valutazione così alta in quanto il mercato della numismatica è molto diversificato e complesso ed è soprattutto la richiesta a determinare il valore.
