Nel corso del 20° secolo, la tecnologia delle comunicazioni ha completamente rivoluzionato e stravolto le abitudini dell’uomo in un modo che è, ancora oggi, percepibile.
Prima i cellulari e poi gli smartphones, nel giro di pochi decenni sono diventati talmente importanti che è impossibile immaginare una vita senza averli tra le mani.
Eppure, fino a qualche anno fa, effettuare una telefonata non era qualcosa di così semplice ed immediato in quanto la diffusione della telefonia mobile su vasta scala risale ai non tanto lontani anni 90, diventando poi praticamente globale non moltissimi anni dopo, cosa che ha comportato la rapida dismissione delle schede telefoniche, delle belle cabine e dei gettoni telefonici, divenuti oramai obsoleti.
I gettoni telefonici hanno avuto un’enorme diffusione in tutta Italia a partire dal secondo dopoguerra, trovando poi la forma definitiva verso la fine degli anni 50. Quel formato lì è stato, infatti, il più noto e diffuso fino agli ultimi anni del secolo, ed è stato prodotto fino all’anno 1980, venendo poi soppiantato completamente dalle tessere telefoniche. I gettoni avevano la valenza di contante vero e proprio e garantivano tra l’altro un certo tempo di conversazione.
Prima del 1959 i gettoni venivano sviluppati dalle società indipendenti del nostro paese che, solo nel 1964, sono state poi accorpate dalla SIP. Per tale motivo ogni azienda telefonica tendeva quindi a contraddistinguere in modo importante ed evidente i propri gettoni, come la TETI, l’azienda telefonica che operava nelle seguenti regioni: Liguria, Toscana, Lazio, Sardegna e nel circondario di Orvieto nell’Umbria.
Nell’anno 1935 la società iniziò poi la produzione di un gettone telefonico oggi ricercato in maniera sorprendente dai collezionisti più appassionati dato che la diffusione non fu mai così vasta ed estesa a livello territoriale. Il gettone telefonico in questione è distinguibile per la vistosissima sigla “TETI ” posta sul fondo reticolato su uno dei lati, mentre sull’altro è presente un disco combinatore e la “tastiera” dei vecchi telefoni è ugualmente raffigurata su uno sfondo a rete.
Il valore di questo particolare e ricercatissimo gettone telefonico è molto variabile ed è sicuramente condizionato dal suo stato di conservazione ma generalmente si aggira tra i 20 ed i 50 euro a meno che non si tratti del caso di stato di condizione praticamente perfette che fa balzare il suo valore facendogli raggiungere la modica cifra di 12.131 euro.
Quindi, se conservate ancora a casa dei vecchi gettoni, vi consigliamo di andare a dare un’occhiata.. non si sa mai se ne trovi in mezzo agli altri, uno di questo tipo.