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Attenzione, ecco cosa significa se si trova una banconota accanto al Bancomat

di Sandra Di Garbo

Abbiamo molto spesso discusso sul sistema Bancomat, sistema ormai utilizzato ogni giorno per qualsiasi nostro pagamento digitale.

In questo articolo ci soffermeremo però su un particolare fenomeno relativo ad alcuni sportelli ATM del bancomat, soprattutto a quelli più affollati. Di solito, infatti, se a corto di contanti tutti ci rechiamo agli sportelli bancomat per prelevare in pochi secondi in modo da avere il denaro tra le mani.

Ovviamente, gli sportelli ATM sono diventati sempre di più oggetto di mira di tutti i truffatori e dei ladri professionisti, che hanno quindi escogitato diversi strumenti per riuscire a scoprire il pin di chi va a prelevare. Ci sono infatti tecniche di furto che sfruttano “meravigliosamente” la tecnologia sulle tecniche di furto più classiche.

Alcune tecniche di truffa consistono proprio nell’appropriarsi del pin desiderato tramite delle microtelecamere o addirittura tramite finte tastiere, in maniera del tutto silenziosa ed imprevedibile per sfortuna del malcapitato. Altri invece prediligono la cosiddetta tecnica “shoulder surfing” (letteralmente surfare alle spalle), che consiste nell’appropriarsi del pin della carta di un’altra persona tramite un rapido sguardo.

Ma il caso più fantasioso che sta avvenendo proprio in questi mesi è quello della banconota posizionata accanto al Bancomat, tecnica molto usata soprattutto con le persone anziane. Ma di cosa si tratta?

Praticamente non è altro che una banconota piazzata a terra ad hoc al fine di adescare la vittima del furto, che in questa specifica situazione necessita però dell’aiuto di un complice.

Il complice agisce proprio come uno strumento di distrazione con la classica frase/domanda: “scusi ma è sua questa banconota?“. Il preciso momento in cui viene pronunciata questa frase è quello in cui la vittima è intenta a riprendere la carta dopo aver effettuato il prelievo, quando solitamente si perdono un po’ secondi.

Questo lasso di tempo così breve, è sufficiente ai truffatori per riuscire nel loro intento: in men che non si dica, infatti, riescono a sostituire la carta del malcapitato con una davvero molto simile, compiendo in questo modo silenziosamente il loro reato sotto gli occhi di tutti e passandola liscia.

Consigliamo quindi di prestare molta attenzione nel momento in cui ci si reca ai vari sportelli e cercare in tutti i modi di non farsi distrarre durante l’operazione; è consigliabile anche privilegiare sportelli meno affollati ad orari non di punta.

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