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Bollo auto: attenzione, ecco chi pagherà di più

di Sandra Di Garbo

Come si paga il bollo auto? Questa è sicuramente la domanda più gettonata da tutti gli automobilisti italiani che sono alle prese con le diverse scadenze di pagamenti relativi ai vari veicoli posseduti.

Prima di tutto bisogna stare tranquilli e non temere di perdervi nei meandri della burocrazia italiana perché, per fortuna oggi tutto si può fare tranquillamente online ma, se preferite, è possibile recarvi in varie tipologie di sportelli fisici sparsi per la vostra città.

Si tratta a tutti gli effetti di una tassa sul possesso di un veicolo sia auto, furgone, moto, purché sia però immatricolato in Italia.

Il bollo quindi è quella tassa che pagano tutti quindi, anche chi guida un’auto con contratto di noleggio a lungo termine, nonostante spesso nei contratti il pagamento della tassa è compreso nel canone mensile. E si, ovviamente lo paga anche chi ha un’auto ma la tiene sempre ferma in garage dato che si tratta proprio di una tassa sul possesso e non di utilizzo.

E’ però anche un tributo regionale e ciò vuol dire che l’importo pagato finisce nelle casse della regione in cui risiede il suo proprietario, tranne se si sta parlando del Friuli Venezia Giulia e della Sardegna perché in queste due regioni la riscossione è prerogativa dell’Agenzia delle Entrate.

Quando bisogna pagare il bollo auto?

La scadenza del bollo non è ovviamente uguale per tutti e si calcola in base alla data in cui è stata immatricolata l’auto. Il primo bollo auto va pagato entro il primo mese di immatricolazione mentre i successivi rinnovi vanno pagati entro l’ultimo giorno del mese successivo alla data di scadenza.

Quanto costa il bollo auto?

Quanto al costo del bollo auto esso si calcola in base alle caratteristiche tecniche e omologative dell’auto e dipende da differenti fattori:
-la potenza del motore (espressa in kW);
-la classe ambientale del veicolo;
-la regione di residenza.

Per fare un po’ di chiarezza sul rapporto tra la potenza e la classe ambientale è meglio affidarsi però ad una tabella che riporta tutte le potenze e le classe di emissioni.
Se c’è chi il bollo non lo paga, dall’altra parte c’è però chi deve pagare di più, e questo è sempre in base alla potenza del proprio veicolo.

Si chiama Superbollo ed è entrato in vigore nell’anno 2011. Si tratta di una sovrattassa per auto che ha una potenza superiore ai 185 kW e che impone il pagamento di 20 euro per ogni kW in eccesso.

Quest’importo diminuisce col passare degli anni:

  • del 60% sull’importo tra il 6° e il 10° anno di vita dell’auto;
  • del 30% sull’importo tra l’11° e il 14° anno di vita dell’auto;
  • e del 15% sull’importo tra il 15° e il 19° anno di vita dell’auto.
  • Infine, una volta compiuti i 20 anni decade completamente l’obbligo di pagamento del superbollo.

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