Shiba Inu non è solo il nome di una popolare razza canina, di origine giapponese, ma è anche uno dei “simboli” ricollegabili in maniera diretta, sopratutto per chi “bazzica” sul web ad una specifica criptovaluta, che in meno di due anni dalla sua creazione ha ridefinito i canoni stessi del mondo crypto. Di cosa si tratta e perchè può far guadagnare?
Chi ha acquistato Shiba Inu è ricco sfondato: ecco quanto vale
Shiba Inu è infatti stato sviluppato nel 2020 a opera di un programmatore (o gruppo di programmatori) noti con lo pseudonimo di Ryoshi, in agosto. Di fatto il funzionamento è basato sulla blockchain di Ethereum, così come Dogecoin utilizza una struttura ereditata da Bitcoin. Lo stesso creatore di Ethereum Vitalik Buterin ha rapidamente manifestato il proprio supporto per far accrescere la comunità, che sostanzialmente è partita da zero così come l’interp progetto.
Fin dal principio l’intento di Shiba Inu è stato quello di “battagliare” con Dogecoin (è stata autodefinito il Killer di Dogecoin) e grazie a continue capitalizzazioni, il valore ha iniziato a crescere in modo apparentemente continuo e senza stop durante l’ultima parte del 2020 e continuando fino al 2021: il valore è infatti cresciuto del 49.000.000%, una cifra incredibilmente alta che ha permesso a numerosi utenti che avevano di fatto acquistato l’equivalente di pochi dollari di trovare una fonte di denaro in maniera spesso inaspettata.
Shiba Inu, come tutte le criptovalute, ha visto il proprio valore “rallentare” e subire una decrescita, ma il futuro sembra comunque radioso per i detentori dei token SHIB: risulta già molto utilizzata per acquistare beni servizi, e assieme alle principali crypto (come Bitcoin ed Ethereum) risulta particolarmente gradita ai “grandi nomi” come Elon Musk ma anche da parte dei grossi brand commerciali. Puntare discrete somme su Shiba Inu potrebbe effettivamente essere vantaggioso, sopratutto nel medio-lungo periodo, visto che l’ondata delle meme crypto non è affatto terminata.