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libretto postale

Trova questo libretto postale e diventi ricco: ecco quale

di Vincenzo Galletta

Poste Italiane da oramai svariati decenni risulta essere una società per azioni che oltre a mettere a disposizione i consueti servizi postali, rende possibile gestire i propri risparmi attraverso varie forme di strumenti, più o meno associabili a quelli bancari, ma solitamente ad un costo minore. Il libretto postale non rappresenta qualcosa di “nuovo”, in quanto è stato “ideato” addirittura nella seconda parte del 19° secolo (anche se ha trovato la vera diffusione solo nel secolo scorso), ma nonostante non risulti essere particolarmente “moderno”, è tra le forme di strumento di risparmio più utilizzate.

Strumenti di risparmio

Questo perchè viene utilizzato in primis come forma di “base” per percepire la pensione, o lo stipendio (in quest’ultimo caso è necessario contattare l’INPS per fornire l’IBAN associato), ma anche semplicemente per “accumulare” i propri risparmi, semplicemente recandosi in un qualsiasi ufficio postale. Tra le comodità maggiori che fanno preferire un libretto postale ad altre forme analoghe vi è sicuramente la facilità di utilizzo e i costi molto bassi, addirittura nulli se si considerano quelli relativi all’apertura, chiusura e gestione del libretto, che esiste sopratutto in due “forme” definite come Ordinario e Smart.

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Possono essere anche un’inaspettata fonte di guadagno, visto e considerato che si tratta di strumenti che, analogamente ad un conto, pur non avendo una “scadenza”, se non sono utilizzati e quindi movimentati per 10 anni sono portati alla chiusura da Poste Italiane, non prima di aver “avvisato” i titolari di questa situazione. Se il libretto postale dormiente non viene movimentato entro una data prestabilita, oramai prossima (è il 21 giugno), il libretto viene definitivamente chiuso, e l’importo relativo viene destinato ad un fondo CONSAP.

Alcuni di questi libretti, riscontrabili presso il sito ufficiale di Poste Italiane, risultano essere anche piuttosto “ricchi” di denaro. Se siamo a conoscenza di un titolare che potrebbe aver dimenticato di possedere uno di questi strumenti. E’ possibile comunque ottenere nuovamente il denaro anche dopo la chiusura del libretto, contattando direttamente CONSAP.

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