20 anni fa la popolazione italiana, in maniera non dissimile a quanto accaduto per quelle presenti nel resto d’Europa è stata portata a “convertirsi” fisicamente all’euro, dopo che la valuta comunitaria aveva già “esordito” nell’ambito dei mercati internazionali. A partire dal 1° gennaio 2002 una nuova serie di monete e banconote ha iniziato a prendere il posto della lira, e in quello che è stato definito un processo adattivo programmato, le due valute hanno “convissuto” fino al 1° marzo dello stesso anno.
Nonostante ciò l’euro ha inizialmente faticato ad essere accettato da buona parte della popolazione comune, sopratutto a causa di una differenza diffusa nell’aspetto delle nuove emissioni, ma anche relativo al valore ed al “taglio”.
Le banconote dell’euro scompariranno a breve: ecco cosa accadrà
Le banconote dell’euro sono state inizialmente concepite in 8 tagli, divenuti poi 7 a partire dalla seconda serie delle banconote, inaugurate ufficialmente a partire dal 2012 con la 5 euro, e poi gradualmente il “cambio” ha toccato anche gli altri tagli, escluso quello da 500 euro, ossia quello dal valore d’acquisto più elevato. La seconda serie delle banconote comunitarie infatti non prevede questo taglio che è stato utilizzato soprattutto in modo “improprio” ossia per favorire l’evasione fiscale, da sempre un problema molto serio, che erode miliardi dalle casse di ogni nazione europea ogni anno.
Anche se l’addio delle banconote in senso generale è ancora molto lontano, è abbastanza evidente e in un certo senso anche “naturale” che il contesto del denaro fisico stia cambiando: sopratutto per favorire le transazioni telematiChe ed elettroniche, le politiche recenti stanno limitando sempre di più l’uso di moneta fisica, sopratutto per le transazioni di denaro particolarmente importanti. Nel 2024 inizierà l’iter per la 3° serie delle banconote comunitarie, e oltre alla già citata 500 euro, anche la banconota da 200 euro potrebbe non essere più stampata. Questo significa una maggiore difficoltà a pagare con “tagli elevati”, anche se banconote già stampate resteranno valide per sempre.