La numismatica, che è lo studio storico/scientifico delle emissioni monetarie, ma molto spesso viene associato alla collezione di questi oggetti, che indiscutibilmente costituiscono qualcosa di estremamente diffuso. In particolare le monete essendo molto utilizzate ogni giorno, e diffuse in tantissime varianti, si prestano particolarmente ad essere collezionate, ed è anche per questo motivo che di appassionati ne esistono in tutto il mondo. Addirittura diversi termini sono esclusivi a questo contesto come l’errore di conio, che spesso (ma non sempre) costituisce fonte di interesse in merito ad esemplari particolari.
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Cos’è?
L’errore di conio rappresenta una imperfezione durante la coniatura, ossia la produzione di oggetti metallici come le monete. Non è un errore di conio ad esempio la famosa 500 lire Caravelle con le vele al contrario, in quanto in questo specifico caso il disegno è stato considerato “non conforme” fin dall’inizio, mentre la produzione ha solamente tenuto fede alle indicazioni. L’errore di conio “originale” invece è qualcosa di non programmato, che solitamente viene sviluppato su un numero molto ristretto di monete, e può consistere in parti di raffigurazioni mancanti, tagli oppure forme non originariamente previste.
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Un famoso errore di conio risale ad esattamente 20 anni fa, e viene normalmente definito centesimo sbagliato o centesimo Mole antonelliana in quanto è stato sviluppato su una moneta da 2 centesimi di euro, con tanto di raffigurazione del monumento di Torino ma il valore facciale è per errore quello della moneta da 1 centesimi. La zecca si accorse quasi subito di questo errore e le monete “sbagliate” furono rapidamente distrutte, eccezion fatta per un centinaio di emissioni, presto divenute molto ambite dai collezionisti: una moneta di questo tipo se in buone condizioni vale mediamente 2000-2500 euro ma diverse aste hanno fatto guadagnare ai proprietari di un esemplare di questo tipo anche oltre 6000 euro!