Il 2022 non ha fatto altro che “presentare il conto” della crisi perpetuata dal contesto del Covid, e anche dal punto di vista economico la situazione che coinvolge molti contesti politici e culturali come quello europeo appare in profonda crisi, evidenziata anche dalla guerra in Ucraina e da tutta una serie di dinamiche legate al contesto delle risorse e dell’energia. In questo contesto, il denaro ha perso il potere d’acquisto attraverso l’inflazione, quindi investire i propri risparmi o almeno una parte di essi risulta essere qualcosa di indiscutibilmente positivo e saggio. Lo Stato italiano mette a disposizione numerosi strumenti per far “fruttare” i propri soldi, come i BTP. Ma quali sono i migliori in fatto di rendita, al giorno d’oggi?
Ecco quali sono i migliori BTP da comprare oggi: “pazzesco”
I BTP, ossia i Buoni del Tesoro Poliennali sono una delle forme più comuni di titoli di stato erogati sotto forma di obbligazione . Tecnicamente sono strumenti a tasso fisso a medio-lungo termine, emessi dal ministero dell’Economia e delle Finanze, e pagano una cedola semestrale fissa posticipata, determinata prima dell’emissione.
Esistono vari tagli e scadenze legate ai BTP, che comportano quindi un rischio più o meno elevato commisurato da un guadagno altrettanto variabile. Tra i vantaggi del BTP spicca la costanza e l’affidabilità visto che il corrispettivo viene pagato attraverso cedole costanti, certe e garantite dallo Stato ogni sei mesi, ma il titolo di stato ha un valore comunque “variabile”, fortemente condizionato dalla situazione del paese, anche politica.
Tutti i BTP sono comunque portati a non “scendere” sotto una percentuale fissa di guadagno, che nel caso del BTP Italia è di 1,60 %. Ricordando che tutti i titoli di stato presentano dei “tagli” minimi di 1000 euro (anche se è possibile acquistare varie “parti” di questo, ossia tagli più ridotti) e una tassazione fissa pari al 12 % dell’importo investito, uno dei più interessanti allo stato attuale risulta essere quello con il codice ISIN IT0001174611 che “paga” una cedola lorda pari al 6,5%, con un rendimento effettivo del 1,67%.
