La valuta italiana per eccellenza, vale a dire la lira, è ancora oggi al centro di un rinnovato interesse collezionistico mai realmente affievolito, che è aumentato soprattutto con “l’uscita di scena” della storica moneta italiana, che è ancora molto presente nella memoria di milioni di italiani. Emissioni come la 50 lire costituiscono una delle più tradizionali monete del nostro paese nonchè una delle più longeve in assoluto, ed anche se chi ha utilizzato questa popolare emissione, diffusa per tutta la seconda metà del secolo scorso ricorda principalmente una sola “versione”, i diversi esemplari come le tipologie di errore di conio rendono una moneta potenzialmente rara ed interessante.
Se trovi le 50 lire con errore di conio sei ricco: ecco quanto valgono oggi
La 50 lire Vulcano, ossia la variante più diffusa è stata concepita negli anni 50, e prodotta nella sua tipologia più comune dal 1954 al 1989, fino a quando è stata sostituita per pochi anni dalla variante “piccola” e dalla Italia Turrita.
Prima di arrivare alla versione più conosciuta, tra il 1950 ed il 1954 la zecca di Roma ha sviluppato un numero importante di monete di prova che in alcuni casi sono state concepite e considerate al pari di errori di conio. Un esempio è proprio una delle Prova della 50 lire vulcano, che è identica a quella che tutti conoscono, con l’eccezione della scritta Prova in un angolo, sul lato del dio Vulcano.
Il valore di questa moneta è molto alto, e può superare agevolmente i 6000 euro se in condizioni assolutamente perfette.
Anche tra le versioni “piccole”, decisamente poco apprezzate in quanto a praticità sono presenti alcuni errori di conio, come negli esemplari del 1993, che in alcuni casi riportano la mancanza di una o più cifre sulla moneta.
Questo errore di conio non è così raro, ma una 50 lire vulcano Piccola prodotta nel 1993 che riporta questa particolarità è comunque degno di nota e può far guadagnare fino a 50 euro.