I paesi del cosiddetto Commonwealth, in poche parole quelli tutt’ora dipendenti da una forte influenza britannica hanno spesso scelto di continuare ad utilizzare anche la valuta monetaria del Regno Unito che è la sterlina, ma l’Irlanda, o meglio la Repubblica d’Irlanda per distinguerla dall’Irlanda del Nord, ha sempre costituito una “cosa a parte” anche dal punto di vista squisitamente monetario, che l’ha portata tra le altre cose ad adottare l’euro, dopo aver comunque utilizzato una versione “proprietaria” della sterlina. E proprio sulle emissioni comunitarie dell’euro irlandesi si erige su tutte le varianti l’arpa celtica, strumento di origine medievale ma anche simbolo di grande “potenza” per l’Eire. Ma quanto possono valere?
Trova i 2 euro con l’arpa del 2002 e guadagni €500: ecco quali
Rispetto a quasi tutte le altre nazioni, sono poche le tipologie di monete commemorative sviluppate dall’Irlanda, che tra l’altro sono state coniate solo a partire dal 2016. Come accennato, tutte le monete standard dell’Eire presentano la caratteristica arpa celtica che capeggia su tutti i lati delle emissioni, dalle più piccole a quelle più “grandi”, come i 2 euro.
Infatti la raffigurazione che capeggia su questa emissione è sensibilmente diversa: sviluppata dall’incisore Jarlath Hayes ma le caratteristiche soprattutto tecniche molto differenti rispetto alle altre monete anche perchè negli ultimi anni la produzione delle monete irlandesi si è ridotta.
Rispetto ad altri “tagli”, sono le monete da 2 euro più recenti ad essere quelle più ricercate, ad esempio emissioni del 2016 e 2017 possono far guadagnare fino a 50 euro a patto di avere una moneta perfettamente conservata.
La più “rara”, sviluppata in poco più di 10 mila esemplari e quella da 2 euro con l’arpa celtica del 2018, che vale fino a 120 euro se in condizioni Fior di Conio ossia la migliore conservazione possibile, ma alcuni hanno messo in vendita queste monete mai realmente utilizzate per cifre che si aggirano sui 500 euro