Il 2022 finora non è stato particolarmente “gentile” con le criptovalute, sia quelle “principali”, come Bitcoin e Ethereum, sia con quelle considerabili alt coin, ossia le “alternative”, nate in contesti di sviluppo diversi e più recenti. Eventi come la crisi energetica e la guerra in Ucraina sono fattori che non favoriscono il valore delle crypto, anche di quelle che hanno riscosso più successo negli ultimi anni come Shiba Inu, una delle più importanti ed “esplosive” in termini di capitalizzazione, che ha fatto la fortuna di numerosi investitori, che in tempi non così remoti, hanno deciso di investire su questa variante di valuta.
Chi ha acquistato Shiba Inu avrà una bella sorpresa: ecco perché
In maniera non diversa da Dogecoin, anche Shiba Inu è nata praticamente “dal nulla”, e con quest’ultima condivide la natura di meme token o meme coin, ossia una valuta che è concepita e portata avanti facendo leva su un elemento riconoscibile come il logo. Non è un caso che anche per “rivaleggiare con Dogecoin” è stato scelto in questo caso un cane Shiba Inu. Piuttosto “oscure” le origini di Shiba Inu che è tecnologicamente basato su Ethereum, piattaforma con la quale condivide anche la blockchain. Rispetto a Dogecoin è indubbiamente più avanzata tecnologicamente e grazie ad un “tam tam” sul web il valore dei rispettivi token (denominati SHIB) è aumentato in maniera esponenziale da pochissimi decimi di dollaro fino a diversi centesimi: nel giro di poco più di un anno, ha subito un aumento difficilmente quantificabile, pari al 46.000.000 %, garantendo un guadagno per chiunque le avesse “dato fiducia” a partire dall’agosto 2020, periodo di “nascita” della valuta.
Oggi è il “calo” come evidenziato, ma continua ad essere interessante anche perchè si presta a numerosi contesti di pagamento, visto che come accennato, sfrutta le potenzialità di Ethereum come “base”. Puntare nuovamente su Shiba Inu ora che il valore è relativamente basso potrebbe essere una buona idea.
