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Conto in banca: “ho perso tutti i miei soldi!”. L’incredibile storia

di Vincenzo Galletta

Avere un conto in banca rappresenta qualcosa di assolutamente normale, in alcuni casi decisamente utile e  conveniente, anche perchè rispetto al passato aprire e gestire un conto risulta essere molto più semplice rispetto a pochi anni fa. Questa semplificazione ha iniziato a diffondersi in concomitanza con l’avvento degli smartphone: sempre più istituti bancari infatti hanno sviluppato e migliorato con costanza le proprie applicazioni che sono utilizzate per la gestione dei risparmi, così come anche a operazioni come l’invio e ricezione di bonifici.  Tutta questa tecnologia ha comunque il prezzo della vulnerabilità, in quanto le truffe hanno seguito un processo “evolutivo” parallelo.

Conto in banca: “ho perso tutti i miei soldi!”. L’incredibile storia

Anche a fronte di continui miglioramenti in fatto di sicurezza online, non esiste un sistema difensivo perfetto a prova di truffa: solitamente queste fanno ricorso con costanza all’utilizzo del phishing, ossia l’inganno da parte di specifici messaggi che sono recapitati tramite email o sms, ed hanno l’aspetto di reali comunicazioni bancarie. In molti casi infatti riportano diciture relative a banche conosciute come Monte dei Paschi di Siena, BNL, Intesa San Paolo e simili così da “rassicurare” la vittima e convincerla che queste comunicazioni sono effettivamente lecite.

Questi messaggi truffa spesso hanno un corpo del messaggio dai toni “allarmistici” e presentano alcune parole “generiche” come Gentile Cliente (e non il nome del cliente o il numero del conto). Gli autori di questi messaggi provano quindi ad utilizzarli per convincere le vittime a fornire i propri dati attraverso un link presente alla base, che porta ad un indirizzo che “simula” l’aspetto di un portale bancario: molti utenti, sopratutto quelli più anziani e quelli meno smaliziati al riconoscimento di queste truffe hanno subito la perdita di tutti i propri risparmi attraverso questa tipologia di raggiro.

Le banche hanno da tempo avvisato la propria clientela a non credere assolutamente a questa forma di comunicazioni farlocche, visto che nessun istituto di credito le utilizza: qualsiasi messaggio, email o forma di comunicazione va cestinata subito.

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