I contanti rappresentano per la maggior parte di noi “il denaro comune”, ossia lo strumento principale con il quale paghiamo la maggior parte dei beni e servizi ogni giorno. Anche se con sempre maggior frequenza la moneta elettronica viene utilizzata anche nel nostro paese, ci vorrà tempo per assistere ad un “sorpasso” dal punto di vista dell’utilizzo di quest’ultimo, nei confronti del cash, o denaro liquido. Tuttavia l’intento degli stati occidentali, come già ampiamente palesato da politiche (basti ricordare il discusso Cashback di Stato durante il periodo della pandemia, o il più recente Bonus Bancomat) molto specifiche è quella di limitare l’uso di contanti in modo “graduale”, apportando limiti che nel corso dell’ultimo decennio hanno fatto anche parecchio discutere.
Perchè si limita il denaro?
I limit al contante sono applicati sopratutto sull’utilizzo che si fa del denaro: non vi è infatti una regola o legge che limiti il possesso anche di grandi quantità di denaro “fisico”, ma è il “come” si spende questo denaro che rappresenta un interesse per lo stato. Infatti da diversi anni i governi, sopratutto per aumentare i controlli sulle transazioni (nell’ottica di debellare almeno in parte l’evasione fiscale ed altri fenomeni non propriamente “benefici”, come il riciclaggio di denaro) mettono dei limiti relativi agli importi che è possibile utilizzare con i contanti.
Nuovi limiti sull’utilizzo dei contanti: ecco quanto puoi spendere
Dal 2021 il limite è stato ridotto a 2000 euro, ossia ciò significa che ogni operazione pari o superiore a questa cifra, che sia un pagamento o una transazione di qualsiasi tipo, deve essere obbligatoriamente portata a termine attraverso uno strumento come bonifici, carte, bancomat e simili così da essere “rintracciati” e valutati.
Nel 2022 il limite sarebbe stato ridotto a 1000 euro ma attraverso il decreto Milleproroghe alcuni partiti di destra come Lega e Fratelli d’Italia il limite per tutto il 2022 è stato mantenuto a 2000 euro anche se molto probabilmente questa proroga durerà fino al 2023.